Il Movimento 5 Stelle di Ostuni presenta Domenico Pecere, candidato
sindaco alle Amministrative 2019 e invita gli operatori dell’informazione
locale alla conferenza stampa di sabato 27 aprile - ore 11.30 - comitato
elettorale / via Cavalieri di Vittorio Veneto, n. 27
- Tracciando una biografia sintetica del candidato
sindaco per il Movimento 5 Stelle ostunese, quali sono i passaggi più
rilevanti della formazione umana e professionale di Domenico Pecere?
«Nonostante abbia vissuto per diversi anni lontano dalla mia
terra, per ragioni di studio e lavoro, mi reputo un ostunese DOC. Figlio di un
ingegnere e di un’impiegata comunale, sono cresciuto in una famiglia che ha
saputo trasmettermi valori importanti, come onestà, laboriosità e rispetto del
prossimo. Grazie a questo, ho affrontato la prematura perdita di mia madre, ad
appena 10 anni. Da ragazzino ho dedicato gran parte del tempo alla mia grande
passione, lo sport. Ho militato nella squadra di pallacanestro della storica
società ASSI Basket Ostuni e successivamente in altre società sportive in Provincia
di Bari. Seguo uno stile di vita sano e credo
fermamente nel confronto, nel sacrificio, nel valore di far parte di una
squadra, ma anche nel rispetto per gli avversari.
Dopo la maturità scientifica, conseguita al “L. Pepe” di
Ostuni, ho avviato gli studi in Economia prima a Modena, poi a Bari. Il mio curriculum si compone di esperienze e
competenze accumulate sul campo, in Italia e all’estero, perfezionando la
conoscenza della lingua inglese, una competenza che apre tante porte e offre infinite
opportunità lavorative. Consulente immobiliare per un importante network
immobiliare internazionale, ho intrapreso la carriera di imprenditore prima
come direttore commerciale di un editore, poi come CEO/Co-Founder di un network
immobiliare a Bari.
A malincuore nel 2014, a causa di una crisi persistente nel
settore, ho concordato con i miei soci di mettere fine a quell’esperienza
professionale. Di qui la scelta maturata cinque anni fa, quasi scontata, di
lasciare l’Italia e approdare all’estero. Londra mi ha portato, nonostante i
tanti sacrifici iniziali, a formarmi e diventare un istruttore qualificato per
una importante società no-profit del Regno Unito che gestisce oltre 200 centri
sportivi, ed avere l’onore di lavorare presso il prestigioso London Aquatics
Centre, il centro olimpico acquatico costruito in occasione delle olimpiadi di
Londra del 2012. Il mio contratto di
lavoro con la società inglese è attualmente sospeso, affinché io possa dedicarmi
completamente al progetto amministrativo del Movimento 5 Stelle di Ostuni, in
cui credo fortemente e che sono onorato di rappresentare».
- Quali sono, secondo Pecere, i punti di contatto e le
differenze salienti con gli altri tre candidati sindaco alle prossime
consultazioni elettorali della Città bianca?
«Punti di contatto sicuramente pochi. Non sono un politico,
ma un portavoce dei cittadini.
L’età è un’altra grande differenza, in quanto prerogativa per un
ricambio generazionale necessario. Malgrado uno degli avversari sia quasi mio
coetaneo, ritengo conti poco essere giovani all’anagrafe, se si portano avanti
idee e modi di fare politica vecchi, arrugginiti e obsoleti.
La dimostrazione è sotto gli occhi di tutti. Dei partiti
politici nazionali non vi è quasi più traccia nei simboli degli altri tre
candidati. Ormai si tende a rifugiarsi nelle liste civiche, spesso improvvisate
per le elezioni di turno. In questa confusione, l’unica certezza a livello
locale è che il Movimento 5 Stelle a Ostuni c’è ed è pronto a sostenere questa
competizione elettorale, con una squadra compatta, un programma concreto e un solido
riferimento nazionale. Ci tengo a ringraziare ogni singolo membro del gruppo e
la deputata Valentina Palmisano, che non fa mai mancare il suo supporto.
Il M5S rappresenta ad oggi l’unica organizzazione civica e
politica a livello nazionale basata sulla democrazia e sulla partecipazione dei
cittadini senza alcun bisogno di tessere di partito. Questa è un’occasione
unica per Ostuni: diventare un comune a cinque stelle, liberandosi della
vecchia politica fatta di tante promesse mai mantenute e di politici che
conosciamo ormai tutti fin troppo bene».
- Come si declinano a livello locale le linee guida su
cui si muove il Movimento 5 Stelle nazionale?
«Per la prima volta la priorità del Governo di questo Paese
è aiutare le fasce più deboli, prendersi cura degli ultimi. Fino ad ora la
politica doveva rispondere ai poteri forti, alle lobby, noi invece rispondiamo
solo ai cittadini e il loro benessere è la nostra missione. Reddito di
cittadinanza, quota cento, incentivi alle imprese, abbassamento del costo del
lavoro, investimenti soprattutto al sud: l’obiettivo è far ripartire l’economia
e innescare un circolo virtuoso grazie al quale tutti possano stare meglio
rispetto al passato. Vogliamo permettere ai nonni di iniziare a godersi la
pensione e ai giovani di avere un lavoro dignitoso grazie al quale mantenere i
propri figli.
Avere un’amministrazione comunale in linea con il Governo
nazionale potrebbe permettere alla nostra Ostuni di ottenere finalmente quello
che merita: supporto, incentivi, riconoscimenti e tanto altro!
Nel nostro programma troverete ad esempio l’istituzione di
uno sportello gratuito europeo per aiutare i cittadini a partecipare a bandi
comunitari e accedere ai finanziamenti per portare avanti le loro attività,
troverete un rafforzamento delle politiche sociali per consentire ai cittadini
in difficoltà di stipulare il cosiddetto “Patto sociale” con il loro Comune e
finalmente essere seguiti e accompagnati in un percorso di reinserimento
sociale e lavorativo. Troverete progetti di sostegno per una mobilità
sostenibile e per la cura dell’ambiente. Troverete supporto e incentivi alle
famiglie e alle imprese. Tutto in concomitanza con quanto il Movimento 5 Stelle
sta facendo a livello nazionale.
Si tratta di una occasione imperdibile che raramente potrà
ancora verificarsi: una squadra di giovani competenti e motivati che, sotto il
simbolo del M5S al Governo del Paese, si mettono a disposizione della loro
comunità per amministrare la Città».
- Per usare un’espressione cara alla politica, quali i
punti programmatici da attuare entro i primi cento giorni di governo?
«Abbiamo redatto un programma elettorale ambizioso, frutto
di un lungo percorso di studio, per proporre a Ostuni un progetto lungimirante
a lungo termine, libero da schemi o interessi politici personalistici, che
consegnerebbe agli ostunesi di oggi e di domani la speranza di un futuro
migliore. Per definire i punti programmatici abbiamo, proprio in questi giorni,
iniziato a distribuire un opuscolo di 6 pagine che evidenzia in sintesi i 10
punti chiave del nostro programma. L’opuscolo è anche sfogliabile online sui
nostri social e sito web.
Nei primi 100 giorni di governo della città mi dedicherei
alla formazione e organizzazione di un
team di esperti in materia di bandi pubblici e privati. Credo sia di
fondamentale importanza e sia il motore per far partire tutto. Senza la giusta
competenza e organizzazione finalizzata al reperimento di fondi, nessuno potrà
mai consentire alla nostra Città di attuare quei miglioramenti che tutti
auspichiamo. Il team dedicato non dovrebbe avere solo il compito di redigere
progetti validi e reperire fondi e finanziamenti, ma anche quello di formare i
dirigenti comunali e gli amministratori che faranno parte della giunta, affinché
possano lavorare in sinergia e diventare autonomi successivamente. Inoltre
vorrei creare uno sportello di consulenza gratuita aperto ai cittadini sulle
opportunità che l’Europa, lo Stato, la Regione, le Province, il Comune e gli
enti privati mettono a disposizione. Infine, sempre entro i primi 100 giorni,
vorrei promuovere la partecipazione attiva dei cittadini alla vita
politico-sociale del Comune, incentivando la costituzione di comitati di
quartiere. Il comune di Ostuni è uno dei più vasti per estensione territoriale,
per questo sarebbe utile che ogni quartiere possa essere rappresentato dai suoi
residenti e possa interloquire con l’amministrazione, ispirandosi ai principi
di democrazia partecipata».
- Quali sono le idee a cinque stelle, portate avanti dal
gruppo di candidati durante questa campagna elettorale, per costruire
l’Ostuni del futuro?
«Le nostre cinque stelle rappresentano l’Ambiente, il
Lavoro, la Mobilità sostenibile, le Politiche sociali e la Sicurezza. Non sono meno importanti ovviamente altre tematiche come il
Turismo e lo Sport che credo siano interconnesse tra loro. In particolare allo
Sport vorrei dedicare la massima cura per riqualificare le strutture e gli
impianti esistenti e realizzarne di nuovi, affinché i ragazzi possano trovare finalmente
maggiori spazi di aggregazione nel praticare le discipline che preferiscono. La
realizzazione di nuovi impianti sportivi può essere fatta attraverso il
reperimento di fondi pubblici, ma anche e soprattutto con il coinvolgimento di
investitori privati qualificati, che non devono essere considerati ospiti
sgraditi nella nostra città, ma devono rappresentare concrete risorse che
possono portare benessere e lavoro.
Tutti i 10 punti chiave che trovate nell’opuscolo
sopracitato sono priorità. Ci piacerebbe realizzarli tutti e subito, ma
sappiamo benissimo che ciò richiede tempo, risorse e impegno.
Credo fortemente, avendo vissuto e viaggiato tanto
all’estero, che il nostro territorio e le nostre ricchezze siano uniche al
mondo. Sta a noi farle conoscere maggiormente, promuovendole in maniera
intelligente e impegnandoci a tutelarle e salvaguardarle con adeguati strumenti
moderni, liberandoci da quelli ormai obsoleti. Concludo ricordando il nostro
slogan “Liberi di Scegliere”, uno slogan che rappresenta in maniera chiara e
diretta il messaggio che rivolgiamo a tutti i liberi cittadini di Ostuni:
quello di scegliere quale futuro consegnare a Ostuni il prossimo 26 Maggio».
Il gruppo degli attivisti e i candidati in lizza alle
prossime elezioni amministrative, invitano gli organi d’informazione locale a
prendere parte alla conferenza stampa indetta per le ore 11.30
di sabato 27 aprile, che si terrà presso il comitato elettorale allestito in
via Cavalieri di Vittorio Veneto, n. 27.