lunedì 17 giugno 2013

Filmarli per fermarli


Un solone che pontifica a petto in fuori, guardato con timore da “colleghi” che annuiscono anche quando (spesso) dalla sua bocca escono fregnacce immonde. Gente che parla dell’ultima partita di pallone, che ride di gusto. No, non sto descrivendo una riunione del Senato Romano ai tempi di Patrizi e Plebei, ma una riunione del consiglio comunale di Ostuni, anche se, diciamoci la verità, forse qualche cavallo come quello che Caligola fece Senatore, in quella sede, aumenterebbe il livello degli interventi dei rappresentanti istituzionali del popolo ostunese.

Quanti cittadini sanno che quello che 4 anni fa ci ha assillato per ottenere la nostra preferenza, passa il tempo in consiglio comunale a giocare col cellullare, a fumare e che per esprimere il proprio parere cerchi lo sguardo del Sindaco omettendo di “fare il bene dei cittadini” per evitare di far inalberare Tanzarella. C’è un deterrente all’insussistenza dell’attuale Consiglio Comunale che nella prossima primavera rinnoveremo?

Probabilmente no (almeno fino alle prossime elezioni), ma avere l’opportunità di guardare le riunioni del consiglio su un Computer, di capire che il nostro eletto, quello che ci ha chiesto il voto per fare l’interesse dei cittadini, quello che si sarebbe battuto per migliorare le strade, per creare opportunità lavorative, contro le raccomandazioni, siede lì solo per se stesso e si astiene sempre dal disturbare il manovratore Tanzarella, che come è noto a tutti, è capo dell’Amministrazione più clientelare della zona, magari ci darà qualche argomento in più, tra dodici mesi, per negargli il voto per INOPEROSITA’ e per aver disatteso TUTTE LE PROMESSE ELETTORALI.

La proposta del M5S è chiara: TRASPARENZA. Si proprio quella trasparenza che è la maggiore nemica delle raccomandazioni, degli appalti pilotati, dei concorsi pieni di raccomandati, e la maggiore alleata della Buona Amministrazione e della Giustizia Sociale. Tanzarella ne è allergico, pazienza, ricordiamogli che lui dal 2002 E’ SOLO UN NOSTRO DIPENDENTE e che è al Comune per fare gli interessi di tutti,  e non di una clientela “selezionata”, fatta, ovviamente per caso, SOLO di amici e componenti delle sue amate liste civiche.

FILMARLI PER FERMARLI, uno slogan che è un programma amministrativo. Anticipo un’obiezione, perché anziché utilizzare il web, i consigli non possono andare in TV, come accade per altre realtà come Francavilla e Fasano, dato che il Comune spende fior di migliaia di € annui per contributi a radio e Televisioni locali? A mio avviso qualcuno ha interesse a tenere basso il livello di TRASPARENZA. Indovinate perché e soprattutto indovinate chi?

Proposta presentata -> Link

Francesco Sabatelli

venerdì 14 giugno 2013

Censimento degli edifici


Tra i temi più cari al gruppo del MoVimento 5 Stelle di Ostuni, come intuibile in maniera evidente  da diversi  mesi, si erge la riduzione del consumo di suolo, al fine di tutelare un interesse collettivo che preveda la riduzione della speculazione edilizia e la tutela dei piccoli proprietari e delle imprese. Il proposito dell’istanza che il nostro gruppo ha deciso di presentare nei giorni scorsi all’attenzione del sindaco e dei consiglieri comunali,  ha, insieme al fine difensivo ambientalistico, il concomitante intento di facilitare la ripresa economica e produttiva.

Il nostro è un intervento che sostiene la campagna nazionale “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”, rivolta a tutti i comuni italiani, che si pone in essere mediante un censimento mirato, da avviarsi come sovrascritto su tutto il territorio attraverso un modello che ogni singolo comune dovrebbe compilare.

Nel rilevare che da vari decenni la politica urbanistica adottata dalle diverse amministrazioni ha comportato un’ eccessiva “frenesia edificatoria”, volta spesso alla realizzazione dell’edificato indipendentemente dalle reali necessità della comunità (privilegiando gli interessi di pochi senza che questa politica destasse alcun tipo di preoccupazione nei confronti dei piccoli proprietari) e, considerando che spesso le nuove costruzioni non vengono utilizzate per alcuno scopo, per cui risultano inutilizzate, abbandonate o non ultimate data la mancata richiesta, questa situazione si traduce in una scorretta pianificazione edificatoria.

E’ doveroso da parte nostra, sostenere iniziative atte alla tutela di un territorio già fortemente danneggiato e, dovendo un’accorta amministrazione rispondere alle esigenze dei propri cittadini, sarebbe opportuno intervenire riducendo il consumo di territorio, riqualificando l’esistente e recuperando gli edifici vuoti. Come realizzare questi propositi, se non partendo da un adeguato censimento del cemento?

Proposta presentata -> link

Ilaria Brandi Ferreri

giovedì 13 giugno 2013

Effetto Collaterale

           
Il problema fondamentale  per chi si è sempre interessato di politica e che ha contribuito a portarci alla situazione attuale è il fatto di non concepire una cosa in realtà semplicissima.
L'obbiettivo dei politici non deve essere vincere le elezioni!!!
Non avrebbe senso vincerle con questi cittadini!
A meno che....non si fosse interessati a fare una volta eletti i propri interessi.

L'obbiettivo di chi si occupa di politica in una democrazia degna di questo nome è svegliare le coscienze, rendere i cittadini partecipi preoccupandosi della loro formazione fin dalle basi della loro  educazione, farli sentire parte attiva dello Stato attraverso il lavoro, ascoltare le loro richieste i loro bisogni.

La frase “l'Italia è fatta ora bisogna fare gli italiani” è l'antitesi di ciò che si sarebbe dovuto fare. Inutile costruire un contenitore se non si ha di cui riempirlo.
Il problema è che non c'è stata da parte dei politici, la volontà di costruire gli Italiani.
Se mai il contrario.
Lasciandoli pascolare nel loro ozio e consecutiva ignoranza, distraendoli con la complicità dei media dai problemi reali, che  invece avevano bisogno di soluzioni.

E' evidente che tutto il sistema politico italiano è basato su  una struttura insostenibile per i cittadini, perché anni dopo anni il sistema politico si è chiuso in se stesso divenendo esso stesso la sua unica preoccupazione.
Ormai si autoalimenta.
Si sono intrecciati meccanismi, strutture, alleanze, che guardavano e guardano al mantenimento del potere, al bene proprio prima di quello della collettività.
I fatti parlano da soli :La formazione civica è inesistente, l'informazione è controllata, il lavoro la base su cui si poggia una nazione e rende liberi i sui cittadini è ormai a livelli disastrosi, con conseguente aumento delle attività mafiose, criminali.

Chiedetevi a chi giova questa situazione? chi ne trae beneficio? Chi l' ha  causata? La risposta è una sola.
Chi è al comando.
Ora, una cosa è certa, chi è al comando ci vuole restare e farà di tutto per restarci.
Addirittura costringendo un Presidente della Repubblica  quasi novantenne ad abbassarsi a fargli da pezza d'appoggio.
Per questo Beppe Grillo urla pieno di rabbia dal suo blog.
Sono urla di protesta di un cittadino consapevole che si stanno schiacciando i suoi e i nostri diritti.
Che vuole risollevarsi, alzare la testa, ma viene puntualmente schiacciato dal potere ottenuto dall'ignoranza dei cittadini e sostenuto dai media.
I privilegi che hanno acquisito per anni li rende enormemente potenti.

Distruggere questo sistema è un lavoro immane, difficilissimo da fare dall'interno e soprattutto dall'alto.
Bisogna cambiare la gestione della repubblica  dalle fondamenta.
Un esempio sono state le elezioni politiche di febbraio in cui un dato è saltato all'occhio più di tutti, il successo del movimento 5 stelle.
La vittoria del m5s, in quel caso, non è stata purtroppo  la vitoria reale alla quale il movimento ambisce.
E' stato in buona parte il risultato di un voto di protesta fine a se stesso non supportato da una presa di coscienza vera dei cittadini.
Il voto di quegli stessi cittadini convinti di avere una possibilità nel dare la fiducia a Bersani ad esempio.

Per il movimento 5 stelle il voto non deve essere l' obbiettivo di chi si offre ad amministrare la comunità.
I “signori” che lo fanno puntano a fare incetta di consensi promettendo, facendo alleanze, comprando,in una parola sola, illudendo, con il solo scopo di andare a prendere una poltrona.
Fin quando i cittadini non saranno consapevoli del reale valore della loro scelta saranno facili prede di questi “signori”.
Questi voti non servono al cambiamento.
Non servono ai cittadini.
Non servono al movimento 5 stelle.
Servono Cittadini consapevoli che tutto il meccanismo politico è da cambiare, partendo dalle comunità.  Ci vorrà del tempo... tutto quello che serve..

Ma!...e si c'è un ma!
I partiti non si rendono conto che loro sono in realtà sulla nostra  stessa barca.
Dove non potrà la ragione, perché offuscata dall'ignoranza volutamente tenuta alta,  potrà la fame, che ci vede benissimo.
Solo che con la fame non si ragiona.Quindi quel poco che ci resta di lucidità usiamolo bene perché poi non si potrà più tornare indietro
Sarà un processo lento ma è l' unico possibile in una società civile.

Per tirarsi fuori da questa tempesta bisogna mantenere il timone ben saldo.
Sarebbe tutto più semplice se si scendesse a compromessi, ma sarebbe una finta vittoria.
Vi siete chiesti come mai le defezioni nel movimento a differenza dei partiti escono subito allo scoperto?
Perché la strada del M5s  è una sola e chi non la percorre è fuori strada; va da un altra parte.

Ci vuole coerenza, estrema coerenza.
Altrimenti si cade nel vizietto dei partiti che pur di accumulare consensi  si dividono in “correnti” per lavare i panni sporchi in famiglia e accontentare ora l' uno ora l' altro affinché la baracca con i suoi burattini vada avanti.

Bisogna attuare un programma basato sulle reali necessità dei cittadini.
Essi devono poter scegliere della loro vita attraverso strumenti democratici, come i referendum senza quorum ad esempio.
Far capire alle persone che se non scelgono loro in prima persona le priorità dei propri  bisogni, qualcuno lo farà comunque al posto loro, pensando ai propri, di bisogni.
L' occasione fa l'uomo ladro?
Bene non bisogna dare occasioni!
Le amministrazioni devono essere trasparenti e basate su sistemi di controllo da parte dei cittadini per evitare che ricadano nel vizietto di auto sostenersi.

Quando la maggioranza dei cittadini avrà preso coscienza del suo potenziale si potrà dire di essere realmente in Democrazia. Di aver vinto.
Questo, semplicemente questo, è lo scopo del movimento.
Per questo è nato, solo per questo.

Per riprenderci  ciò che è nostro cominciando da ciò che è più vicino a noi, le nostre comunità, i nostri paesi, le nostre città, la nostra terra, il nostro cibo, le nostre risorse.
Per puntare sulla redistribuzione del reddito con politiche di lavoro ad alta intensità che sfavoriscano  introiti centralizzati nelle mani di pochi, ridando libertà e dignità ai cittadini resi schiavi da questa politica.
Per esigere il bene di tutti i cittadini, per il bene comune.

Ripeto, è solo una questione di tempo, quando i cittadini assaggeranno la vera libertà, capiranno cosa gli è stato negato fin ora.
A quel punto , cari miei,  vincere le elezioni sarà solo un trascurabile effetto collaterale.

Pierclaudio Ancona

mercoledì 12 giugno 2013

Decoro Urbano


Il periodo post-consumismo che stiamo vivendo ci invoglia a riflettere sul concetto di qualità della vita che si allontana da quello di materialismo sfrenato per avvicinarsi a quello di “vivibilità”.

Nasce l’esigenza di elevare il benessere collettivo migliorando la qualità della cosa pubblica e aumentando il livello di partecipazione e socialità dei cittadini. E’ proprio in quest’ottica che il progetto Decoro Urbano si prefigge di migliorare la cura e la qualità dello spazio pubblico, favorendo il dialogo fra i cittadini e le Pubbliche Amministrazioni. Si tratta di uno strumento gratuito, trasparente, open date e open source, attraverso il quale i cittadini possono segnalare al proprio comune tutto ciò che non va nella propria città: gestione dei rifiuti, manutenzione stradale, segnaletica, degrado delle zone verdi, etc.

Le segnalazioni possono essere inviate dal sito o via smartphone dov’è sufficiente lanciare l’App e scattare una foto per far si che il dispositivo vi associ in automatico le coordinate GPS e visualizzi sulla mappa la segnalazione. A partire da questo momento gli utenti possono commentare, condividere online o sottoscrivere la segnalazione accrescendone la visibilità.

Il comune grazie al coinvolgimento dei cittadini, ha la possibilità di monitorare costantemente il territorio, servendosi dei servizi offerti dal portale, ottimizzando la gestione degli interventi. Viviamo in un tempo in cui la società è desiderosa di crescere ed operare non più in semplici spazi da consumare, bensì in luoghi d’eccellenza in cui esprimere tradizione, storia e capacità creativa. La sfida di oggi è dunque quella della cura della città, una sfida che può essere vinta solo se, accanto all’adesione dell’Ente al progetto, saprà crescere nei cittadini una più forte cultura e senso di appartenenza alla propria comunità, volti a mantenere bella, pulita e quindi più vivibile la città.

E’ per questo che abbiamo consegnato a Sindaco e Consiglieri Comunali una proposta affinchè il Comune attivi quanto prima questo utile, e soprattutto gratuito, strumento.

Proposta presentata -> Link

Francesco Palmisano

martedì 11 giugno 2013

Finalmente è arrivata la TARES


Finalmente la TARSU è diventata TARES, la nuova tariffa per il pagamento dei rifiuti che ci aiuterà a differenziare e risparmiare bei soldini. Bene, era ora, direte. Invece che succederà? Ovviamente che pagheremo di più, molto di più.
Varie associazioni di categoria  stimano aumenti dal 20% al 30%.
Ma perchè una tariffa nata per aumentare il risparmio dei cittadini e salvaguardare di più l' ambiente in realtà penalizza entrambi?

Nella TARES è stato previsto (ma questo nessuno ce lo dice) il sistema di tariffazione puntuale (legge di conversione “Salva Italia”, art.14,comma 29). Si tratta di uno strumento utilissimo ideato per far pagare i cittadini in base a quanti rifiuti producono effettivamente e non solo in base ai metri quadri delle superfici che occupano; premiando quindi i cittadini più virtuosi nel differenziare i rifiuti, meritevoli di un risparmio economico sulla tariffa, a scapito di quelli più incivili, che sarebbero però invogliati a differenziare, se non da uno spirito civile ed ecologico che sicuramente non gli appartiene,  dalla prospettiva di un incentivo economico. Non si vedrebbero più spettacoli indecorosi di cumuli di rifiuti abbandonati per strada perchè quei rifiuti diventerebbero fonte di risparmio per i cittadini. Purtroppo questo sistema ad Ostuni non è stato previsto e per questo “Imprevisto” noi pagheremo di più.
Solo per questo “imprevisto”.

Dicono che costerebbe di più e sarebbe inattuabile per la vastità del territorio. Dicono... Intanto NOI pagheremo di più invece che pagare meno!  In realtà questo sistema efficace e soprattutto equo è già una realtà in molti comuni anche più popolosi e “difficili” di Ostuni.
Addirittura è attuato con successo in impervi paesi di montagna.
Basterebbe vedere come fanno li e farlo qui. Copia e incolla. Ma evidentemente l' amministrazione ostunese vuole essere originale nelle scelte che effettua, consapevole però, che il suo estro è pagato da noi cittadini.
I benefici della raccolta puntuale, inoltre, non ricadono solo sulle casse comunali e quindi su di noi, ma anche  sull' ambiente.
Incentivando i cittadini a riciclare il più possibile per  risparmiare sulla tariffa, si ottiene un reale aumento della quantità e qualità del differenziato.

Ma che ce frega...ad Ostuni ormai siamo al 70% di raccolta differenziata. Altra balla clamorosa diffusa a reti unificate.
Perchè, udite udite, in realtà un terzo dei rifiuti è irreperibile. Si, avete letto bene, irreperibile.
Quindi quella percentuale non è reale. E' falsata perchè basata su quantità complessive inferiori.
Va bè se proprio volete improvvisarvi “cercatori di rifiuti perduti” non disperate, basterà un po' di stomaco e fare un giro nelle nostre campagne.

Le campagne, altro punto dolente della gestione dei rifiuti ad Ostuni.
Nelle nostre contrade rurali il sistema di raccolta è del tutto inefficace, lo sanno bene i cittadini che ci abitano costretti ad aspettare settimane prima di veder passare un camion della Gial Plast.
Sarebbe giusto e opportuno, prima di tutto revocare l' appalto a questa ditta, ma soprattutto che questi cittadini godessero dello sconto del 60% sulla tariffa come previsto dalla legge di conversione “salva Italia” art.14 comma 16. Invece cosa succede? L'amministrazione ostunese, come gli struzzi, mette la testa sotto la sabbia,  continuando a pagare e farci pagare per un servizio a dir poco inadeguato.

Quindi, cari concittadini, quando vedete il nostro splendido territorio deturpato da cumuli di rifiuti abbandonati e  andate a versare la nuova TARES ringraziate gli struzzi sia per lo spettacolo sia per ogni euro di aumento che andrete a pagare. Ps: Il Movimento 5 stelle di Ostuni ha già inviato queste  proposte a tutti i consiglieri e gli amministratori comunali, mettendosi a disposizione per chiarimenti e know-how, nella speranza che qualcuno di loro possa farle proprie, per il bene di Ostuni e di tutti i suoi cittadini.
Speriamo bene.

Pierclaudio Ancona

mercoledì 5 giugno 2013

Cemento, Decoro Urbano e Streaming


Il gruppo locale del MoVimento 5 Stelle nelle scorse ore ha inviato, a mezzo di Posta Elettronica Certificata, tre istanze indirizzate al Comune di Ostuni.

Con la prima di queste gli attivisti di Ostuni 5 Stelle hanno chiesto al Comune di predisporre un censimento di tutti gli edifici presenti all’interno del territorio della città bianca, anche al fine di ottenere un riscontro fattivo all’impressione che anche qui ad Ostuni, vi sia stata, negli ultimi decenni, una certa “frenesia edificatoria” incompatibile con la tutela dell’ambiente, nonché ingiustificata a causa della contrazione della popolazione cittadina, ad oggi tornata ai livelli degli anni ’80.

La seconda istanza “suggerisce” al Comune di aderire al sito internet di e – governement www.decorourbano.org. Aderendo gratuitamente a questo portale il Comune di Ostuni avrebbe una pagina del sito e un’applicazione per smartphone e tablet dedicata, attraverso la quale ogni cittadino potrebbe segnalare carenze e inadeguatezze presenti sul territorio, al fine di tenerne monitorato lo stato di decoro e velocizzare eventuali interventi di rispristino dell’Amministrazione.

L’ultima istanza è strettamente connessa al principio di trasparenza che dovrebbe essere la stella polare dell’azione amministrativa, e richiede che tutte le sedute del Consiglio Comunale vengano riprese e mandate in diretta streaming, che i loro podcast vocali siano resi disponibili, e che la documentazione sia pubblicata sul sito web istituzionale del Comune contestualmente al loro invio ai consiglieri comunali.

In tal senso i 5 Stelle ostunesi, nella stessa, hanno manifestato disponibilità ad ogni consulenza informatica utile favorire lo streaming, circostanza auspicata da molteplici disposizioni normative, non da ultimo il Testo Unico degli Enti Locali.

In attesa di ottenere risposte alle richieste presentate, gli attivisti di Ostuni 5 Stelle torneranno “in piazza” sabato pomeriggio, a partire dalle 18, nel piazzale antistante l’edificio Pessina sito in Piazza Italia.

Istanza censimento edifici -> link
Istanza decoro urbano -> link
Istanza dirette streaming -> link

lunedì 3 giugno 2013

A Roma per gli Olivi


Mercoledì scorso, 29 Maggio siamo andati a Roma per un incontro coi parlamentari 5 stelle in merito alla recente modifica alla legge regionale sugli Olivi monumentali.

Modifica che facilita lo sradicamento di questi giganti, di queste sculture delle natura, di queste meraviglie dai cui frutti si estrae un olio di altissima qualità per facilitare, come al solito, l'avanzata del cemento e dell'asfalto.

Già nei giorni passati avevamo sollecitato i parlamentari 5 stelle sull'argomento che prontamente, grazie anche all'interessamento di Giuseppe L'Abbate della commissione agricoltura alla Camera, hanno presentato un interrogazione ai ministri competenti su cui ci aspettiamo celere risposta.

All'incontro hanno partecipato alcuni parlamentari 5 stelle pugliesi nonché della commissione agricoltura, attivisti di Ostuni 5 Stelle ed altri cittadini pugliesi impegnati in questa importante battaglia per la difesa degli olivi e del paesaggio pugliese.

Interrogazione parlamentare -> link

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