martedì 11 giugno 2013

Finalmente è arrivata la TARES


Finalmente la TARSU è diventata TARES, la nuova tariffa per il pagamento dei rifiuti che ci aiuterà a differenziare e risparmiare bei soldini. Bene, era ora, direte. Invece che succederà? Ovviamente che pagheremo di più, molto di più.
Varie associazioni di categoria  stimano aumenti dal 20% al 30%.
Ma perchè una tariffa nata per aumentare il risparmio dei cittadini e salvaguardare di più l' ambiente in realtà penalizza entrambi?

Nella TARES è stato previsto (ma questo nessuno ce lo dice) il sistema di tariffazione puntuale (legge di conversione “Salva Italia”, art.14,comma 29). Si tratta di uno strumento utilissimo ideato per far pagare i cittadini in base a quanti rifiuti producono effettivamente e non solo in base ai metri quadri delle superfici che occupano; premiando quindi i cittadini più virtuosi nel differenziare i rifiuti, meritevoli di un risparmio economico sulla tariffa, a scapito di quelli più incivili, che sarebbero però invogliati a differenziare, se non da uno spirito civile ed ecologico che sicuramente non gli appartiene,  dalla prospettiva di un incentivo economico. Non si vedrebbero più spettacoli indecorosi di cumuli di rifiuti abbandonati per strada perchè quei rifiuti diventerebbero fonte di risparmio per i cittadini. Purtroppo questo sistema ad Ostuni non è stato previsto e per questo “Imprevisto” noi pagheremo di più.
Solo per questo “imprevisto”.

Dicono che costerebbe di più e sarebbe inattuabile per la vastità del territorio. Dicono... Intanto NOI pagheremo di più invece che pagare meno!  In realtà questo sistema efficace e soprattutto equo è già una realtà in molti comuni anche più popolosi e “difficili” di Ostuni.
Addirittura è attuato con successo in impervi paesi di montagna.
Basterebbe vedere come fanno li e farlo qui. Copia e incolla. Ma evidentemente l' amministrazione ostunese vuole essere originale nelle scelte che effettua, consapevole però, che il suo estro è pagato da noi cittadini.
I benefici della raccolta puntuale, inoltre, non ricadono solo sulle casse comunali e quindi su di noi, ma anche  sull' ambiente.
Incentivando i cittadini a riciclare il più possibile per  risparmiare sulla tariffa, si ottiene un reale aumento della quantità e qualità del differenziato.

Ma che ce frega...ad Ostuni ormai siamo al 70% di raccolta differenziata. Altra balla clamorosa diffusa a reti unificate.
Perchè, udite udite, in realtà un terzo dei rifiuti è irreperibile. Si, avete letto bene, irreperibile.
Quindi quella percentuale non è reale. E' falsata perchè basata su quantità complessive inferiori.
Va bè se proprio volete improvvisarvi “cercatori di rifiuti perduti” non disperate, basterà un po' di stomaco e fare un giro nelle nostre campagne.

Le campagne, altro punto dolente della gestione dei rifiuti ad Ostuni.
Nelle nostre contrade rurali il sistema di raccolta è del tutto inefficace, lo sanno bene i cittadini che ci abitano costretti ad aspettare settimane prima di veder passare un camion della Gial Plast.
Sarebbe giusto e opportuno, prima di tutto revocare l' appalto a questa ditta, ma soprattutto che questi cittadini godessero dello sconto del 60% sulla tariffa come previsto dalla legge di conversione “salva Italia” art.14 comma 16. Invece cosa succede? L'amministrazione ostunese, come gli struzzi, mette la testa sotto la sabbia,  continuando a pagare e farci pagare per un servizio a dir poco inadeguato.

Quindi, cari concittadini, quando vedete il nostro splendido territorio deturpato da cumuli di rifiuti abbandonati e  andate a versare la nuova TARES ringraziate gli struzzi sia per lo spettacolo sia per ogni euro di aumento che andrete a pagare. Ps: Il Movimento 5 stelle di Ostuni ha già inviato queste  proposte a tutti i consiglieri e gli amministratori comunali, mettendosi a disposizione per chiarimenti e know-how, nella speranza che qualcuno di loro possa farle proprie, per il bene di Ostuni e di tutti i suoi cittadini.
Speriamo bene.

Pierclaudio Ancona

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