Durante i giorni scorsi, a margine dell’intervento di
demolizione della struttura abusiva sita a Villanova, alcuni candidati a
Sindaco hanno divulgato a mezzo stampa la loro opinione. Si è assistito ad un
interessante “botta e risposta”, secondo Paolo Mariani, candidato Sindaco per
il MoVimento 5 Stelle.
«Avremmo tutti riso di gusto a leggere i comunicati di
Coppola e Santoro, se si potesse ignorare l’amarezza per la considerazione che
a firmarli, sono due persone che vorrebbero amministrare la città da primo
cittadino. Da un lato, vi è il rappresentante di una coalizione che in
tantissimi anni di governo cittadino, ha fondato il suo concetto di sviluppo
sulla speculazione edilizia e sulla cementificazione del territorio, favorendo
puntualmente i soliti noti. Una coalizione che festeggia, giustamente, per
l’abbattimento di un ecomostro, ma che contestualmente ne vorrebbe realizzare
un altro sulla spiaggia del Pilone! Dall'altro lato invece, vi è chi,
addirittura, riesce ad inventarsi spudoratamente una sua partecipazione a
battaglie a tutela del territorio e contro la cementificazione».
«Ciarlatani della
politica… – continua, nel suo secco attacco, Mariani – Ho aderito alla
battaglia contro la realizzazione della strada dei colli sin dall'inizio. Ho
partecipato a tutte le iniziative messe in campo dal comitato, lo testimoniano
tutti i video in merito su youtube, ma
non mi sono mai accorto della presenza di Coppola, né tanto meno ho mai sentito
una sua parola contro quel nefasto progetto. In tema di cementificazione costiera
poi, si rasenta davvero il farsesco: pochi mesi fa in consiglio è stata
approvata una lottizzazione da 131 mila metri cubi di cemento in località
Mogale – Creta Rossa, uno dei pochi tratti di costa ancora libero da cemento.
Lottizzazione approvata con un solo voto contrario su 31, e non era certo né di
Coppola né tantomeno di qualcuno dei suoi alleati. Tutto ciò giustifica, in
effetti, la superficialità ed il tono farsesco degli slogan: “la grande
bellezza” di Santoro e “il cambiamento è iniziato” di Coppola, parole che
riconducono fedelmente alle reali intenzioni dei candidati: rifarsi alla solita
politica delle belle balle elettorali».