lunedì 16 dicembre 2013

Il blu che ti lascia al verde - raccolte 300 firme, ora attendiamo


Conclusa la raccolta firme promossa dagli attivisti del Movimento 5 Stelle di Ostuni contro gli aumenti degli stalli a pagamento e consegnata nelle mani del Sindaco, Avv. Domenico Tanzarella, la petizione a firma di 300 cittadini.

Con le delibere di giunta n.143 e n.207 c.a , oltre ad un generalizzato aumento delle tariffe orarie degli stalli a pagamento (strisce blu) su tutto il territorio comunale, vengono penalizzati maggiormente i residenti nelle zone ad alta valenza turistica e ad alta intensità di traffico, che quotidianamente devono fronteggiare l'indisponibilità di aree di sosta sia gratuite che a pagamento, divenendo queste ultime una vera e propria tassa, finora fissata in 0.52€ giornalieri, e oggi aumentata del 94% passando ad 1€ al giorno. Conti alla mano 365€ annui "una seconda polizza r.c.a" affermano i residenti. Se all'aumento si aggiunge la limitazione di questa “agevolazione” ad un solo veicolo per nucleo famigliare è facile comprendere come i possessori di un secondo veicolo, ormai la maggioranza, siano trattati alla stregua di un comune turista dovendo pagare la tariffa oraria di 0,60€.

Con la petizione sono state formulate al Sindaco proposte che vanno dalla possibilità di offrire la sosta gratuita limitatamente ad un veicolo ai nuclei famigliari residenti nelle suddette zone ad una tariffa agevolata non superiore alla tariffa oraria per il secondo veicolo; fino a forme di abbonamento per tutti i cittadini ostunesi ad un prezzo di maggior convenienza a seconda che l’abbonamento sia di durata mensile, semestrale o annuale; la sosta gratuita ai disabili negli stalli a pagamento quando non disponibili quelli a loro riservati, come da indicazione della Commissione Trasporti con risoluzione del 2011 e già applicata in diversi comuni italiani, tra cui Cremona, Brescia, Torino, Monza, Mantova, Milano, Firenze, Genova. L’individuazione di aree di sosta a disco orario in prossimità di strutture di particolare interesse pubblico (Ospedale, Municipio, Agenzia delle Entrate) ed infine l’ avvio di un percorso aperto e partecipato per la stesura di un piano della mobilità efficiente e sostenibile.

A termine dell’incontro il Sindaco si è dimostrato disponibile a trovare soluzioni condivise con i cittadini ostunesi. Ora non resta che aspettare i fatti.


martedì 10 dicembre 2013

Cineforum 5 Stelle - "Il Mondo secondo Monsanto"


Gli orti a valle della cinta muraria da destinare a colture biologiche di alta qualità, sono stati irrorati con il Roundup, potente diserbante della Monsanto, leader mondiale nella produzione di Organismi Geneticamente Modificati.


Ma cos’è esattamente il Roundup e quali i suoi reali effetti anche nel lungo periodo?


Di questo si parlerà Giovedì 12 Dicembre dalle ore 18.30 presso l’auditorium della Biblioteca  Comunale, nel secondo cineforum organizzato dal MoVimento 5 Stelle di Ostuni.
A stimolare il dibattito dopo la proiezione del Documentario “Il mondo secondo Monsanto” il Dr Giovanni Roma (chimico) e Pierclaudio Ancona, entrambi attivisti del M5S Ostuni, insieme a  Giancarlo Scalone (PrC) co-conduttore degli orti sociali.

“Continuano i nostri appuntamenti Cineforum. Dopo il successo riscontrato a fine Agosto nel chiostro di San Francesco dove abbiamo discusso per ore di Debito pubblico, oggi affrontiamo un altro importante, quanto attuale, tema, la correlazione tra pratiche agricole, alimentazione e salute. Sarà anche un occasione per parlare del progetto di riqualificazione degli orti a valle del centro storico, oggi interessati da lavori di riqualificazione, a nostro avviso, né virtuosi né rispettosi dell’ambiente”.

venerdì 6 dicembre 2013

Orti: oltre al danno la beffa


Dopo aver irrorato gli orti a valle della cinta muraria di Ostuni con il Roundup, potente diserbante dei cui effetti nocivi si parlerà in un incontro organizzato nell’auditorium della Biblioteca Giovedì 12 Dicembre alle 18.30, ecco arrivare la notizia che la Regione Puglia ha revocato il finanziamento di 1 milione di euro per la rigenerazione degli stessi orti causa ritardi nell’attuazione del progetto.
Notizia che ha colto di sorpresa anche l’amministrazione comunale, in particolare il Vice Sindaco Antonio Blasi che ieri, in un incontro organizzato proprio per fare il punto sullo stato dei lavori nella zona orti, ha ammesso di non saperne nulla della revoca del finanziamento.

“Abbiamo perso il conto dei finanziamenti persi da questa amministrazione - dichiarano gli attivisti del Movimento 5 stelle di Ostuni - dai 5 milioni per il porto di Villanova di cui non si sa più nulla, al progetto per la rigenerazione dei centri storici consegnato in ritardo. Un’amministrazione di professionisti della politica che appare sempre più una banda di dilettanti allo sbaraglio. Dilettanti che non si sono neanche resi conto dei danni fatti in quei terreni con l’utilizzo di un diserbante della Monsanto creato appositamente per non far crescere nulla se non le piantine geneticamente modificate della stessa multinazionale”

Con gli orti però la situazione sembra essere ancora peggiore visto che già si è proceduto all’esproprio dei terreni e all’esecuzione di alcuni lavori. Rimane da chiedersi: Chi pagherà ora?

giovedì 5 dicembre 2013

Orti Avvelenati?

                                                                                                                                                                foto di Paolo Pecere
Il comune di Ostuni l 11/05/2013 ha sottoscritto un protocollo d' intesa con ANCI e Italia Nostra per promuovere il lodevole progetto "Orti Urbani"
Questo progetto nasce, oltre che per sottrarre aree verdi all'abuso edilizio, migliorare l' estetica ed il decoro della città, prima di tutto per promuovere lo sviluppo di una agricoltura di qualità riducendo l' inquinamento e incentivando le produzioni agricole locali e soprattutto coinvolgendo in prima persona i cittadini.
 
Il comune in questi giorni ha cominciato i lavori volti alla valorizzazione della zona degli orti storici, posti alla base della cinta muraria della nostra splendida cittadina, per ridare loro quella valenza ormai persa da tempo.
Bene, cosa fa per perseguire quel' obbiettivo?
Seguendo un oscuro progetto pensa bene di far irrorare con diserbante proprio quegli appezzamenti da destinare ad agricoltura di qualità.
Un atto scellerato che ha compromesso purtroppo ormai per anni quei terreni.
Perchè seguendo la logica del “melius abundare quam deficere” non hanno usato un diserbante qualsiasi, ma uno tra i più potenti, persistenti e soprattutto pericolosi. Il Roundup (glifosate)
Per chi non lo sapesse questo diserbante “quasi”totale (poi spiegherò il “quasi”) è prodotto da un azienda leader a livello mondiale per la produzione di O.G.M., la Monsanto.

Questa azienda produceva armi, dopo la guerra si è diversificata usando gli stessi prodotti che le servivano per la produzioni di armi per la produzione di altre armi di distruzione, i diserbanti,appunto. Ma non si è fermata a questo, ha vincolato i suoi diserbanti all'utilizzo dei semi che lei stessa vende dopo averli però modificati geneticamente per resistere al loro diserbante (ecco spiegato il quasi) e brevettati. Hanno dato vita ad un kit (pianta più diserbante) che semplifica notevolmente la coltivazione delle “ loro “ piantine, in quanto il “loro” diserbante può essere usato anche a copertura( in presenza delle piante) certi che ucciderà tutto, ma proprio tutto, tranne le “loro” piantine. Questo tema è stato ampiamente spiegato nella puntata del programma Report in onda su rai3 che vi consiglio caldamente di guardare con attenzione, qualora non lo aveste già fatto. 

Ora, tralasciando tutti i discorsi etici che potrebbero derivare da questo sistema, bisogna prenderne e approfondirne uno inderogabile.
La tremenda ripercussione che questo diserbante ha sulla vita umana.
Ormai sono numerosissime e ampiamente documentate,(alcuni esempi: Roundup and Birth Defects,  Osservazioni della Germania sullo studio di Paganelli, A. et al. (2010): Gli erbicidi a base di glifosato provocano effetti teratogenici sui vertebrati pregiudicando la segnalazione dell'acido retinoico)le ricerche effettuate che hanno dimostrato la relazione tra esposizione umana e animale al Glifosate e l insorgenza di malattie, disfunzioni e malformazioni. Questo prodotto è stato, ed è tuttora, oggetto di numerose interrogazioni (come questa ad esempio) al parlamento europeo. Si è collegato a malattie gravissime e mortali come la leucemia, l’ M.C.S.(Sensibilità Multipla Chimica), il linfoma di Hodgkins, quest ultimo, prima della comparsa di questo prodotto chimico, molto raro, mentre oggi in rapida crescita soprattutto negli USA dove questo prodotto è molto usato.
Si è dimostrato che anche al di sotto della soglia di diluizione per uso agricolo è altamente tossico per la placenta umana ed animale.
La caratteristica che lo rende ulteriormente pericoloso è la sua estrema persistenza che può perdurare per anni, e attraverso la pioggia, andare a finire nei corsi d’acqua e contaminarli.
Per queste caratteristiche è stata presentata, alla camera dei deputati, una proposta di legge volta a limitarne l' uso lungo i margini delle strade pubbliche, muretti, ferrovie e ovunque sorga vegetazione spontanea da eliminare per fare pulizia.

Vorremmo sapere se ad Ostuni viene usato anche per questo scopo (margini strade,muretti ecc)
Certamente sappiamo che è stato passato come acqua fresca sugli orti, quegli stessi orti che si vuole valorizzare puntando su un agricoltura di qualità.
Non poteva preferirsi un lavoro manuale/meccanico? Troppo faticoso?Il lavoro è proprio ciò che manca di questi tempi e andrebbe valorizzato con pratiche che ne prevedano un alta intensità, anche  perchè verrebbe sovvenzionato dal piano europeo per lo  sviluppo rurale.
Il Sindaco da noi interrogato sul tema al forum della società civile ci ha risposto di essere all' oscuro di questo trattamento riservato a quegli appezzamenti ed ha chiesto lumi ad un tecnico che ne ha confermato dinnanzi a tutti i presenti l utilizzo.
Ora lo sa caro Sindaco.
Che provvedimenti intende adottare per salvaguardare quella zona e soprattutto la salute dei suoi cittadini? Dei nostri, dei suoi figli? Darebbe loro da mangiare un frutto che,cresciuto su quel terreno, ha assorbito quella sostanza?
Glielo dico col cuore in mano, certo della sua sensibilità verso questo problema e certo che non è già intervenuto sol perchè non ne era a conoscenza.
Non sarebbe il caso di bonificare immediatamente quei terreni da quel veleno?
Non sarebbe il caso di fare una bella ordinanza che ne vieti l' utilizzo su tutto il territorio pubblico comunale?
E' già bella e pronta, (link) serve solo la sua firma.
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