giovedì 5 dicembre 2013

Orti Avvelenati?

                                                                                                                                                                foto di Paolo Pecere
Il comune di Ostuni l 11/05/2013 ha sottoscritto un protocollo d' intesa con ANCI e Italia Nostra per promuovere il lodevole progetto "Orti Urbani"
Questo progetto nasce, oltre che per sottrarre aree verdi all'abuso edilizio, migliorare l' estetica ed il decoro della città, prima di tutto per promuovere lo sviluppo di una agricoltura di qualità riducendo l' inquinamento e incentivando le produzioni agricole locali e soprattutto coinvolgendo in prima persona i cittadini.
 
Il comune in questi giorni ha cominciato i lavori volti alla valorizzazione della zona degli orti storici, posti alla base della cinta muraria della nostra splendida cittadina, per ridare loro quella valenza ormai persa da tempo.
Bene, cosa fa per perseguire quel' obbiettivo?
Seguendo un oscuro progetto pensa bene di far irrorare con diserbante proprio quegli appezzamenti da destinare ad agricoltura di qualità.
Un atto scellerato che ha compromesso purtroppo ormai per anni quei terreni.
Perchè seguendo la logica del “melius abundare quam deficere” non hanno usato un diserbante qualsiasi, ma uno tra i più potenti, persistenti e soprattutto pericolosi. Il Roundup (glifosate)
Per chi non lo sapesse questo diserbante “quasi”totale (poi spiegherò il “quasi”) è prodotto da un azienda leader a livello mondiale per la produzione di O.G.M., la Monsanto.

Questa azienda produceva armi, dopo la guerra si è diversificata usando gli stessi prodotti che le servivano per la produzioni di armi per la produzione di altre armi di distruzione, i diserbanti,appunto. Ma non si è fermata a questo, ha vincolato i suoi diserbanti all'utilizzo dei semi che lei stessa vende dopo averli però modificati geneticamente per resistere al loro diserbante (ecco spiegato il quasi) e brevettati. Hanno dato vita ad un kit (pianta più diserbante) che semplifica notevolmente la coltivazione delle “ loro “ piantine, in quanto il “loro” diserbante può essere usato anche a copertura( in presenza delle piante) certi che ucciderà tutto, ma proprio tutto, tranne le “loro” piantine. Questo tema è stato ampiamente spiegato nella puntata del programma Report in onda su rai3 che vi consiglio caldamente di guardare con attenzione, qualora non lo aveste già fatto. 

Ora, tralasciando tutti i discorsi etici che potrebbero derivare da questo sistema, bisogna prenderne e approfondirne uno inderogabile.
La tremenda ripercussione che questo diserbante ha sulla vita umana.
Ormai sono numerosissime e ampiamente documentate,(alcuni esempi: Roundup and Birth Defects,  Osservazioni della Germania sullo studio di Paganelli, A. et al. (2010): Gli erbicidi a base di glifosato provocano effetti teratogenici sui vertebrati pregiudicando la segnalazione dell'acido retinoico)le ricerche effettuate che hanno dimostrato la relazione tra esposizione umana e animale al Glifosate e l insorgenza di malattie, disfunzioni e malformazioni. Questo prodotto è stato, ed è tuttora, oggetto di numerose interrogazioni (come questa ad esempio) al parlamento europeo. Si è collegato a malattie gravissime e mortali come la leucemia, l’ M.C.S.(Sensibilità Multipla Chimica), il linfoma di Hodgkins, quest ultimo, prima della comparsa di questo prodotto chimico, molto raro, mentre oggi in rapida crescita soprattutto negli USA dove questo prodotto è molto usato.
Si è dimostrato che anche al di sotto della soglia di diluizione per uso agricolo è altamente tossico per la placenta umana ed animale.
La caratteristica che lo rende ulteriormente pericoloso è la sua estrema persistenza che può perdurare per anni, e attraverso la pioggia, andare a finire nei corsi d’acqua e contaminarli.
Per queste caratteristiche è stata presentata, alla camera dei deputati, una proposta di legge volta a limitarne l' uso lungo i margini delle strade pubbliche, muretti, ferrovie e ovunque sorga vegetazione spontanea da eliminare per fare pulizia.

Vorremmo sapere se ad Ostuni viene usato anche per questo scopo (margini strade,muretti ecc)
Certamente sappiamo che è stato passato come acqua fresca sugli orti, quegli stessi orti che si vuole valorizzare puntando su un agricoltura di qualità.
Non poteva preferirsi un lavoro manuale/meccanico? Troppo faticoso?Il lavoro è proprio ciò che manca di questi tempi e andrebbe valorizzato con pratiche che ne prevedano un alta intensità, anche  perchè verrebbe sovvenzionato dal piano europeo per lo  sviluppo rurale.
Il Sindaco da noi interrogato sul tema al forum della società civile ci ha risposto di essere all' oscuro di questo trattamento riservato a quegli appezzamenti ed ha chiesto lumi ad un tecnico che ne ha confermato dinnanzi a tutti i presenti l utilizzo.
Ora lo sa caro Sindaco.
Che provvedimenti intende adottare per salvaguardare quella zona e soprattutto la salute dei suoi cittadini? Dei nostri, dei suoi figli? Darebbe loro da mangiare un frutto che,cresciuto su quel terreno, ha assorbito quella sostanza?
Glielo dico col cuore in mano, certo della sua sensibilità verso questo problema e certo che non è già intervenuto sol perchè non ne era a conoscenza.
Non sarebbe il caso di bonificare immediatamente quei terreni da quel veleno?
Non sarebbe il caso di fare una bella ordinanza che ne vieti l' utilizzo su tutto il territorio pubblico comunale?
E' già bella e pronta, (link) serve solo la sua firma.

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